Esiste una grande varietà di fattori genetici e ambientali che probabilmente svolgono un ruolo fondamentale nella comparsa di alopecia androgenetica; Numerose ipotesi sono in fase di studio, ma è probabile che molte altre siano ancora sconosciute.

È stato scoperto che questa forma di calvizie è correlata agli ormoni androgeni, in particolare con un androgeno chiamato diidrotestosterone. Gli androgeni sono importanti per il normale sviluppo dell’uomo prima della nascita e durante la pubertà, hanno anche altre importanti funzioni sia negli uomini che nelle donne, come la regolazione della crescita dei capelli e il desiderio sessuale.

La crescita dei capelli inizia sotto la pelle, in strutture speciali chiamate follicoli. Ogni pelo generalmente cresce per un periodo variabile da 2 a 6 anni, quindi entra in una fase di riposo per alcuni mesi e infine cade. Il ciclo ricomincia quando il follicolo inizia a produrre nuovi capelli. Se i livelli di androgeni aumentano nei follicoli, la crescita dei capelli può avere un ciclo più veloce e i capelli possono diventare più corti e più sottili, oltre a trascorrere più tempo tra il periodo della caduta e la nuova crescita follicolare che sostituisce i capelli.

I ricercatori ritengono che ci siano diversi geni che contribuiscono al diradamento e all’alopecia androgenetica, ma sono state identificate singole mutazioni geniche (il gene AR) nelle persone con questa malattia. Il gene AR indica di costruire una proteina che agisce da recettore ormonale. Queste strutture cellulari consentono al corpo di rispondere correttamente al diidrotestosterone e ad altri androgeni che circolano nel sangue. La ricerca suggerisce che le mutazioni del gene AR causano un aumento dell’attività dei recettori degli androgeni all’interno dei follicoli, ma non è ancora chiaro come queste mutazioni genetiche aumentino il rischio di calvizie negli uomini e nelle donne colpite. di alopecia androgenetica.

La ricerca continua sulla connessione tra alopecia androgenetica e altre malattie, come la coronaropatia e il cancro alla prostata, negli uomini e la sindrome dell’ovaio policistico nelle donne. Si ritiene che alcune di queste patologie possano essere correlate a livelli eccessivi di androgeni: questo potrebbe spiegare perché tendono a manifestarsi insieme alla calvizie ormonale. Esistono anche altri fattori ormonali, ambientali e genetici che, sebbene non ancora identificati, potrebbero essere coinvolti.

L’eredità non è ancora chiara, perché probabilmente coinvolge diversi fattori genetici e ambientali. Tuttavia, questa patologia tende a riapparire nelle famiglie, quindi avere un parente stretto con la calvizie sembra essere un fattore di rischio per la comparsa di alopecia androgenetica.